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anno
2017
L'AUSTRALIA
vissuta
quest'anno durante il
INDIAN
PACIFIC WHELL RACE
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Il sogno nel cassetto...
Australia Contromano
Indian Pacific Wheel Race, posso chiudere il cassetto?
non a chiave però...
gli
scritti sottostanti sono spezzoni del mio
libro riportati per darvi un assaggio dell'intero
racconto
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Australia Contromano - Indian Pacific Wheel Race
Premesso che dopo la Coast to Coast
America del 2008, non avevo mai abbandonato la “Specialissima”
come mi piace chiamare la mia compagna di viaggio, oltre
alle uscite settimanali mi sono divertito pedalando
per l’Italia e anche un po’ per l’Europa sempre però
con un pensiero, un sogno: Australia, Australia, Australia,
Indian Pacific Wheel Race! E’ passato quasi un mese
dal mio rientro dall’Australia, siamo alla vigilia delle
feste natalizie, quando incontro amici e parenti la
domanda è sempre la stessa, com’è andato il viaggio
in Australia? Quando fai una serata per raccontare il
viaggio? Quando scrivi il libro? Se devo essere sincero
quando sono partito avevo portato con me carta e penna
per prendere appunti e tenere un diario di viaggio.
Alla sera, stanco per le troppe ore di sella non vedevo
l’ora di riposare, pertanto non avevo scritto nulla,
non ne avevo avuto la forza. Ora, non posso ignorare
le richieste di parenti e amici e i miei ricordi che
tutti i giorni mi chiedono di raccontare questa avventura,
ecco perché nelle vacanze natalizie ho preso carta e
penna e man mano che riaffioravano i ricordi mi sono
messo a scrivere senza seguire una sequenza temporale,
ma seguendo il filo dei pensieri che man mano affioravano
nella mia mente.
Buona lettura.
P.S. ricordatevi
che non sono uno scrittore e qualche
volta litigo anche con l’italiano, ma
vi posso assicurare di una cosa, quello
che leggerete è scritto con il cuore
non solo con la penna...
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(il
resto del racconto nel mio libro)
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La partenza
Ottobre 2017, finalmente il sogno si sta realizzando,
posso chiudere il mio cassetto dei sogni... non a chiave
però.
Inutile avere dei sogni e non cercare di realizzarli.
Era metà settembre del 2016 quando ho saputo della Trans
Oz, mi sono informato in internet, ma poi alla fine
non si fece più nulla, poiché l’organizzazione non garantiva
l’assistenza ai partecipanti. A quel punto ne ho parlato
con gli amici che avevano fatto la Coast to Coast America
e abbiamo deciso di organizzarla noi.
Giovedì 26 ottobre saluto figli e nipoti un abbraccio
a mia moglie, questa volta non ha voluto seguirmi, troppo
lungo il viaggio, ne aveva tutte le ragioni. Arrivo
in aeroporto della Malpensa alle 18:00 ho un dubbio
sul volume del bagaglio per la bici, non ho problemi
per il peso in quanto ho pesato il tutto prima di partire,
mi preoccupano le dimensioni. I miei dubbi spariscono
quando vedo la mia bici che esce dal controllo e...
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(il
resto del racconto nel mio libro)
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Il deserto
Da Perth a Balladonia ci sono quasi
1.000 kilometri, il paesaggio non è dei più belli ma
almeno ogni tanto trovi qualche curva e qualche abitazione.
Da Balladonia a Yalata 780 km di strada senza una curva,
solo cartelli “attenzione ai canguri” e alcune indicazioni
stradali. Ad un incrocio, un cartello mi ha lasciato
perplesso, girare a destra per la fattoria... non ricordo
il nome ricordo solo che per arrivarci si dovevano percorrere
370 km di sterrato. Altri cartelli con un aereo blu
su sfondo bianco, segnalavano che più avanti la strada
si allarga e diventa la pista di atterraggio per piccoli
aerei.
Era metà mattino guardo il mio Garmin
sono le 10:15 lo riguardo poco dopo sono le 11:25 chiedo
a Mario di controllare il suo, stessa ora, non è passata
un’ora ma è cambiato il fuso orario. La stessa cosa
è successa dopo Adelaide. Dovete sapere che a Perth
rispetto all’Italia sono avanti 7 ore, ad Adelaide 8:30
a Sydney 11:00 ore.
Arrivare a Nullarbor Plain è stata
una tappa durissima, vento contrario che ti fischia
nelle orecchie ti irrita e infastidisce più della pioggia,
autotreni, non quelli che siamo abituati a...
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(il
resto del racconto nel mio libro)
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La Costa
Dopo Port Augusta il paesaggio è
cambiato, il bruciato del deserto ha lasciato il posto
al verde dei prati e degli alberi, volevo arrivare ad
Adelaide ma a pochi kilometri dalla città le gambe si
sono arrese al vento e alla stanchezza, e non ho potuto
fare altro che fermarmi. Passare per il centro di Adelaide,
anche se il tempo è un tiranno che non si ferma, e la
strada è ancora lunga, non fermarmi per un caffè non
me lo sarei mai perdonato.
Da Adelaide a Melbourne il percorso
è abbastanza pianeggiante, non ci sono grandi salite
ma il dislivello è sempre troppo, alla sera le mie gambe
non vedevano l’ora di riposare. Se devo essere sincero
bastava una bella doccia calda e una buona cena per
rimettermi in sesto. La Baia dei Dodici Apostoli sin
dall’inizio è stato eletto come un luogo assolutamente
da vedere in questo viaggio. Il momento è finalmente
arrivato e non me lo lascio sfuggire, anzi, per una
sera si cena sul camper e aspetto il tramonto, una sera
così non la scorderò mai. Un cielo scuro ma allo stesso
tempo limpido con tantissime stelle che...
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(il
resto del racconto nel mio libro)
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Le alpi Australiane
Già prima di partire Mario, diversamente
dal percorso della Trans Oz voleva fare il percorso
dell’Indian Pacific Wheel Race che prevede l’attraversamento
dell’Australia da ovest a est passando lungo la parte
meridionale del continente dove si trovano le alpi Australiane.
Io non ero mai stato tanto d’accordo, devo dire che
alla fine ne è valsa la pena. La cima Coppi è stato
il passo Falls Creek a 1.750 mt dove ho trovato un lago
ghiacciato, la neve e anche un temporale che mi ha costretto
al riparo sotto una tettoia di fortuna.
Questa che sembrava una tappa abbastanza
facile si è rivelata la più impegnativa e anche la più
divertente di tutto il viaggio. Vi racconto perché ci
siamo divertiti. Il giorno prima io e Mauro avevamo
tagliato un paio di kilometri del percorso, Mimmo
e Mario erano convinti che noi avessimo sbagliato strada,
era uno sbaglio voluto, infatti il mio Garmin mi aveva
segnalato fuori percorso, ma sapevo che quella scorciatoia
dopo pochi kilometri ci riportava sul percorso tracciato,
io e Mauro abbiamo...
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(il
resto del racconto nel mio libro)
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Il paesaggio, Il tempo, gli animali, il fuso
Il viaggio era stato programmato
per il sette agosto ma dovete sapere che in Australia
in agosto fa ancora freddo e le ore di luce sono poche
è per quello che abbiamo cambiato data e siamo partiti
il 26 ottobre. Il clima è come da noi a giugno. I primi
giorni nel deserto la temperatura è arrivata anche a
40 gradi. Nelle prime tappe nel deserto mi sono
reso conto che la terra è rotonda puoi girare lo sguardo
di 360 gradi vedi in lontananza per kilometri e kilometri
e anche le montagne più alte sono sotto la linea dell’orizzonte
vedi solo l’azzurro del cielo. Dopo un paio di giorni
diventa noioso pedalare in quelle condizioni. Il paesaggio
cambia dopo Portland, la strada che ci porta ad Apollo
Bay e da li a Melbourne e quasi tutta sull’oceano, bellissima
e ti ripaga della fatica fatta e quando arrivi a fine
tappa hai ancora negli occhi quei paesaggi stupendi.
Solo il vento non smette mai di picchiarti in faccia.
Dopo la baia dei Dodici Apostoli
e Melbourne vedi il bello dell’Australia. Prima di Port
Augusta il paesaggio è selvaggio, ma al passo con i
tempi...
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(il
resto del racconto nel mio libro)
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Gli incontri
Come dimenticare l’incontro nel deserto
a Nullarbor. Arrivo nel piazzale dell’albergo e mi corre
incontro un signore, mi abbraccia, intuisco che mi sta
facendo dei complimenti. Ci aveva sorpassati al mattino
lungo la strada ed era meravigliato che io avessi percorso
tutti quei kilometri. Parlava in inglese, io non capivo
una parola per fortuna è arrivato Mario e ha tradotto
quello che mi stava dicendo, continuava a dire Mustafa
Mustafa mi chiamava cosi per i mie baffi. Ma non è finita
un giorno arrivo al camper per la pausa pranzo vedo
i compagni che stanno parlando con un signore come mi
avvicino mi abbraccia Mustafa Mustafa ancora lui a distanza
di otre 4.000 e più kilometri ci siamo ritrovati. Non
e finita ci ha invitato a casa sua per...
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(il
resto del racconto nel mio libro)
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La girada del Ceci in Australia
L’ispónta quase l’alba e l’è ura de inviàs là. Tire
fò la mé biciclèta e comènse a pedalà. Rìe zó in fónta
a la strada indó gh’è ol crusàl e fó per traersàl, quando
‘l mé amìs Mimmo l’ me dìs: “Céci, stà mia de ché, mè
‘ndà de là a mansina, bisògna pedalà contramà, a m’
sé mia a Albà ché, a m’ sé in Australia! A s’pöl mia
stà de ché, mè stà de l’ótra banda, te l’ó zamò dìcc
che m’ sé mia a Albà,a m’ sé in Australia ché!” Indó
inante amò impó e me par de edì ü camèl…
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(il
resto del racconto nel mio libro)
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