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anno 2002

alla

BERGAMO-ROMA-BERGAMO

 

MIMMO-ESTELLINO-CECILIO

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Quando chiesi a Wanna Noris la data della Bergamo-Roma-Bergamo, mi disse che dal 23 luglio iniziano le notti di luna piena, per chi pedalerà anche di notte sarà uno spettacolo!!!

 

 

 

Dopo 330 km. di pianura, credo che quasi tutti i partecipanti abbiano avuto la fortuna di percorrere la salita di Verghereto, la discesa su Pieve S. Stefano al buio, ammirare la luna piena riflessa nel lago, il chiarore della sua luce sull’asfalto nero della strada, il fruscio delle ruote nel silenzio della notte. L’arrivo ad Umbertide all’1,30 di notte dopo 470 km. percorsi tutti d’un fiato. Il controllo il tempo di rifocillarsi e si riparte per Roma, ancora al buio: lo spettacolo è troppo bello per lasciarselo fuggire, e quando spunta l’alba sono quasi dispiaciuto.

 

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Oltre ai miei due amici di squadra che riconosco benissimo anche al buio, nel chiarore della luce cerco di cogliere dei segni particolari nei compagni di viaggio.

Tutti rigorosamente con il casco, sono irriconoscibili, se non per l’abbigliamento, i pochi capelli che s’intravedono o dal colore dei baffi, ma baffi bianchi come i miei ne ho visto pochi, ed è così che giunto a Roma mi sento dire ‘‘Baffo, come va?’’, e mi è sembrato d’essere a casa. Partiti da Roma e giunti a Viterbo, purtroppo la luna ha cominciato a fare i capricci, ma lampi premonitori non hanno fermato la nostra corsa verso San Quirico D’Orcia.

 

 

Un violento acquazzone ci ha costretti al riparo sotto un distributore, dopo un’ora di freddo siam ritornati a Viterbo, un’ora di sonno e via ancora al buio con il chiarore della luna; la salita di Montefiascone, il lago di Bolsena, e pian piano la luce dell’alba il passaggio del 43° parallelo e le dune di S. Quirico d’Orcia, bellissimo!!! Poi sotto il sole, l’arrivo a Siena, i colli senesi, Pistoia, l’ultima salita, e finalmente la discesa verso Casalecchio di Reno. Purtroppo, ancora un altro violento temporale ci ha costretti a pedalare al buio sotto una pioggia incessante per più di due ore. Il freddo, la fatica ha ridotto le nostre forze e ritardato l’arrivo a Casalecchio di Reno.

 

            

 

Una doccia, tre piatti di pasta, la torta, e due ore di sonno sono bastate a rimetterci in sesto, e pronti per l’ultima notte, noi tre soli, ancora una volta, al buio, con il chiarore della luna, siamo ripartiti. L’arrivo a Parma, è stato sofferto e i kilometri nelle gambe cominciavano a farsi sentire. Da quando ero partito da Bergamo i miei due compagni Mimmo ed Estellino non mi avevano mai lasciato un’attimo solo chiedendomi continuamente come stavo, se avevo mangiato, se avevo bevuto, ed io mangiavo senza aver fame, bevevo senza aver sete, la paura di non farcela era grande.

 

 

Dopo Parma l’ultimo controllo di Casalpusterlengo ancora una volta sotto un sole cocente in sella alle nostre specialissime siamo ripartiti; a quel punto fui io a chiedere a Mimmo ed Estellino: “Come và? aumentiamo? via!!!!”. Mai Bergamo mi è sembrata così vicina, era fatta! In un lampo ci siamo ritrovati all’arrivo, una gioia indescrivibile: gli applausi, le strette di mano, l’abbraccio e un bacio a mia moglie e a mia figlia. Non era finita, come dopo la Roma-Bergamo del 2000, un lunghissimo silenzioso abbraccio con Mimmo ed Estellino: era il sigillo alla Bergamo-Roma-Bergamo; e credetemi qualche lacrima sul nostro viso segnato dal sudore e dalla fatica, non è passata inosservata.

 

 

 

Giunto a casa, in attesa della cena, mi sono addormentato in poltrona.

Nel primo sonno profondo la voce sussurrata e scherzosa di mio figlio che diceva: “Bravo, papà, sei proprio un campione!” Come nel 2000 dopo la Roma Bergamo è comunque impossibile descrivere tutte le emozioni, le sensazioni, la gioia, la serenità, la tranquillità, il senso di benessere che mi son sentito dentro dopo l’arrivo; quando pian piano il mio corpo riprendeva vigore e mentalmente ripercorrevo la strada di quell’impresa, si, perché per me è stata e rimarrà un’impresa, e come allora un grazie a mia moglie ed i miei figli che mi hanno sempre sostenuto durante i mesi di preparazione.

Tempo in sella ore 54,46

Tempo totale ore 83,42

Ma non è finita nel 2003 ci aspetta la regina delle randonnee, la mitica Parigi-Brest-Parigi

(Ceci)

 

 

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