Cecilio,
Mimmo, Estellino, Giacomo e Beppe sono i 5 randonneurs
che hanno partecipato alla mitica Parigi-Brest-
Parigi: la randonnèe più famosa del mondo che è
partita il 18 agosto 2003 in Francia. Per poter
partecipare è indispensabile effettuare dei brevetti
di: 200-300-400 e 600 km. Per pedalare cosi lunghe
distanze, non ci si può allenare solo la domenica
con il solito Sarnico-Lovere, ma bisogna mettere
nelle gambe lunghe uscite. Già da gennaio noi 5
abbiamo cominciato a macinare km su km con due giri
del lago d’lseo oppure Lecco, Como, e ancora Desenzano,
Salò...il giro del lago di Garda.
Ecco
il primo brevetto di 200 km e poi quello
di 300 km. sul racconto dei quali si può sorvolare,
ma per il 400 si può dire qualcosa??? Si che si
può il 3-4 Maggio alle 16,15 siamo partiti da Carmagnola
e Mimmo subito si è messo davanti a tirare perchè
aveva fretta...doveva essere a casa alle 12 di domenica,
per la presentazione della Prima Comunione del figlio
Luca. Ed è cosi che per le prime ore ci siam trovati
tutti in fila indiana a mangiare l’erba (si dice
cosi???) Morale della favola la media alle 19,30
era sopra i 36 km orari!!! Il percorso era bello
facile ma non troppo, e dopo 160 km ci voleva una
bella salita per sgranchirsi le gambe. Poi il buio,
le pile che si accendono, noi 5 un po’ sfilacciati.
Mimmo da solo davanti poi Este e Beppe un po’ più
staccati, io e Jak con il fischietto che non era
per le allodole ma per farsi sentire e non sentirsi
troppo soli in quel pezzo maledettamente in salita.
Quando siamo arrivati al secondo controllo eravamo
un bel gruppo, ma in un attimo siamo rimasti solo
noi.
Dopo
essere ripartiti ci siamo dovuti fermare subito.
Il freddo e un’aria pungente non ci ha trovati impreparati,
dopo l’esperienza dei 300 km dove la temperatura
alla partenza non superava i 2 gradi, eravamo tutti
equipaggiati con manichette, gambali, guanti, il
tutto per sentire meno freddo possibile. Alle 3,30
il controllo di San Germano, una cartolina da compilare
e imbucare, nessuno era disposto ad aspettare (dei
pazzi) per il controllo notturno, il timbro postale
certificherà il nostro passaggio. Per tutta la notte
fino all’arrivo ha pedalato con noi un ragazzo di
Varese ed un signore di Udine, quello l’ho visto
poco perché non ha mai tirato in compenso si lamentava
sempre per lui era stata un giornata storta ma noi
sinceramente non capivamo il perché. Quando si è
con la nostra “specialissima“ non può mai essere
una giornata storta!!!!! Il ragazzo di Varese pedalava
in coda, io lo chiamavo “varese come va.!!!!” Lui
rispondeva “Bene bene!!” poi si è affiancato a Mimmo,
e fino all’arrivo ha fatto la sua parte là davanti
e quando tiravano lui e il Mimmo tiravano da impazzire!!!!.
Quando si calmavano c’era Este che riaccendeva la
miccia iniziava la bagarre, insomma non era mai
finita. All’alba l’ultimo controllo, ai giovani
baristi ancora mezzi addormentati dietro il bancone
del bar le nostre richieste di cocacola ed acqua
minerale devono essere sembrate insolite visto l’orario,
loro erano preparati per servirci tè, caffè, cappuccino,
e brioches, e di brioches veramente se ne son salvate
poche. Alle otto in punto, come programmato da Mimmo
siamo arrivati al traguardo, era fatta ma non era
ancora finita, mancava ancora il 600 km.
E’
proprio vero se non ci sei con la testa
è molto più difficile affrontare un brevetto di
600 km seppur gia navigati dopo i 200/300/400 km
superati brillantemente. Ma è impossibile essere
sereni dopo aver appreso che al 600 km di Carmagnola
un ragazzo di 26 anni è stato travolto e ucciso
sul colpo. La morte di quel ragazzo ha risvegliato
in noi il dolore vissuto con il tragico incidente
che aveva coinvolto Giulio e Ulisse, per ricordare
Giulio, Ulisse, e Sebastian (così si chiamava il
ragazzo ucciso) abbiamo deciso di partecipare. Descrivere
quello che abbiamo provato in questo brevetto è
impossibile. Posso dire che è stato impegnativo,
difficile e faticoso. E sono sicuro che Mimmo Este
Jak e Beppe sono d’accordo con mè per dedicare a
loro questo brevetto.
Finalmente
il 15 Agosto si parte per Parigi, i due
giorni d’attesa prima della partenza sono snervanti
mitigati in parte dalla visita ai numerosi munumenti
Parigini. In noi c’è una sola certezza, lunedi
18 Agosto dopo lunghi mesi di preparazione
saremmo partiti per la mitica Parigi-Brest-Parigi.
Sul come e quando e come saremmo arrivati ognuno
di noi con i suoi dubbi e le sue incertezze se lo
teneva per sé.
Lunedì
sera si va alla partenza l’attesa in griglia
era palpitante, visi tesi emozioni tante...nel mormorio
di lingue e dialetti sconosciuti una voce amica
“Ecco il gruppo Testa” era Fermo Rigamonti che faceva
l’appello degli italiani e ci consegnava l’adesivo
con il nome di Sebastian. (Sebastian era il ragazzo
di 26 anni travolto ed ucciso nella notte al brevetto
di 600 km a Carmagnola.) Per noi quell’adesivo non
aveva il solo nome di Sebastian ma anche quello
di Giulio e Ulisse, ed è per quello che l’abbiamo
messo bene in vista sulla borsetta anteriore.
Finalmente
alle 22.30 si parte al buio e fino
all’alba è un susseguirsi di emozioni, uno spettacolo
indescrivibile. Le prime ore sono state fantastiche,
eccitanti bellissime senza un attimo di respiro
sembrava un sogno sto esagerando con gli aggettivi?????
si sto esagerando come sono esagerati i 122.500
metri percorsi in 4117 minuti o meglio ancora in
247.020 secondi. e che ne dite delle circa 210.000
pedalate??????? e i 10 milioni di millimetri di
dislivello??????. Basta!!!!!
Siamo
già arrivati e con l’arrivo la liberazione, tutti
i dubbi svaniti, la stanchezza si affievoliva man
mano che i nostri racconti si intrecciavano quasi
tutti uguali, gioiosi e felici. Mi fermo qui.
Chi
vuole provare queste emozioni nel 2007 si riparte.
Non è comunque possibile descrivere la Parigi-Brest-Parigi,
bisogna viverla in sella alla nostra inseparabile
bicicletta che sia un “triciclo, un cancello, o
una specialissima” sono 1225 km. tutti da pedalare!!!!!!
Partiti
lunedì alle ore 22.30
Arrivati
giovedì alle ore 19.07
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