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anno 2012    

  

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Presentazione

Solidarietà e  passione   per la  bicicletta ci  hanno portato a compiere una "IMPRESA" come  questa. Atraversare più Nazioni  partendo da BERGAMO  per giunere a  CAPO-NORD con  tanta soddisfazione e tanto freddo... assistiti dalla nostra crev Armando e Luca. Percorrendo 4000 KM  CECILIO MIMMO e VITTORIO sono  giunti a Capo Nord!

 

Era una sera di metà marzo, io, Mimmo e Vittorio...

 

... stavamo tracciando il percorso per Capo Nord. Definito il viaggio ci siamo chiesti perché non dare un valore diverso a questa nostra avventura? Non ricordo come, ma è nata l’idea di fare un grafico di 4000 caselle: ogni casella un km ogni km un nome per chi sottoscrivesse i km sarebbe stato come versare una goccia nel mare della solidarietà.

Tutti d’accordo, ma a chi devolvere il ricavato? Decisione difficile, ma da subito la nostra scelta è caduta sull'Associazione Operatori di Pace Allipalli e le sue Sorelle, perché da sempre conosciamo Don Piero Paganessi di Comonte (Seriate) e da anni abbiamo una adozione a distanza.

Ecco perché questi km sono stati km di sudore fatica ma anche di solidarietà. Partenza sabato 2 giugno dal santuario

Madonna delle Rose di Albano S. A.. La presenza del sindaco Maurizio Donisi, dell’assessore Claudia Vanoncini e del parroco Don Gian Mario oltre ai tantissimi amici è stata per noi un momento emozionante.

Dopo le foto di rito e la benedizione del parroco, il sindaco ci ha dato il via; pochi km e prima sosta a Comonte dove ci aspettava Don Piero Paganessi per foto, saluti e altra benedizione; ne avevamo bisogno con tutte quelle ore di sella ed il pericolo della strada.

Nel mio piccolo bagaglio ho messo anche la bandiera dell’ANAP (Associazione Nazionale Anziani Pensionati) della quale faccio parte come consigliere provinciale. Ho promesso ai miei amici pensionati di portarla in cima al mondo. Il messaggio che voglio dare agli amici “ciclisti-pensionati” è quello di muoversi, viaggiare, nulla è impossibile in sella ad una bicicletta si può arrivare dappertutto, basta volerlo!

Vittorio e Mimmo avevano solo tre settimane i ferie e con così pochi giorni a disposizione siamo stati costretti a tracciare un percorso da fare a tappe forzate, con non meno di 250 km al giorno.

La giornata tipo era: sveglia alle 5,00 del mattino, partenza alle 6,00 e arrivo sempre dopo le 18 di sera. Alla sera, prima di dormire, ci accordavamo con Armando e Luca per pianificare dove potevamo fare la sosta 2 0 1 2 NORDKAPP... per il pranzo. Sosta che era sempre dopo 140/150 km. La nostra “crew” partiva verso le 10,00, ci raggiungeva sempre verso le ore 13,00/14,00. Pranzo veloce il nostro cuoco Luca era sempre pronto con il menu fisso: pasta, patatine, formaggio e birra a volontà. Dopo pranzo noi in sella e loro a fare provviste, cercare il campeggio e preparare la cena. E così che in 14 tappe, più un giorno di traghetto, sabato 16 Giugno, dopo quasi 4.000 km, siamo arrivati in cima al mondo!

Sapevo che il percorso non era per niente facile, infatti quando è cominciata a circolare la notizia che saremmo andati in 15 giorni a Nordkapp ancora una volta ci hanno dato dei “pazzi”… Impossibile! Inoltre, parlando con amici, mi consigliavano di passare dalla Svezia che era tutta pianura, ma che viaggio sarebbe stato andare a Nordkapp senza passare dalla Norvegia?

Deciso di fare quella strada in Norvegia, durante il viaggio più volte mi son chiesto il perchè non ho ascoltato chi mi consigliava di passare dalla Svezia. Su quelle strade mi sono reso conto che non c’è pianura, è tutto un saliscendi. Se a quei “mangiaebevi”, come li chiamiamo noi ciclisti mi ero preparato, quello che non mi aspettavo era di lottare così tanto contro il vento e passare così tante ore sotto la pioggia. Infatti, dei 14 giorni di sella, per ben 12 abbiamo sempre preso pioggia per più ore al giorno, in alcune tappe anche per 8/10 ore. Ma chi me lo faceva fare?

A casa al mio ritorno le prime domande degli amici sono state:

- Farai un altro libro? -

 - E’ stata più dura la Coast-to-Coast o la Nordkapp? -

Belle domande! Per quanto riguarda il libro, no non lo farò ho fatto un diario di viaggio per chi lo volesse basta chiedere che sarò felicissimo di farglielo avere.

Che sia più dura la Coast-to-Coast o la Nordkapp è difficile fare paragoni, sono due cose diverse. Diciamo che la Nordkapp essendo in Europa è più fattibile per la logistica. La Coast-to-Coast oltre che essere lontano da casa è anche meno accessibile per tanti altri motivi.

Comunque sia, basta avere due amici come Mimmo e Vittorio e si può fare tutto, basta volerlo.

Certo con 4 anni in più sulle spalle anche la Nordkapp, è stata dura perché Vittorio e Mimmo avevano un passo più veloce e il percorso non permetteva di stare alla loro ruota così ho pedalato tantissimi km senza poter sfruttare la scia. Per me abituato a “succhiare “ le ruote i primi giorni sono stati impegnativi, per stare al loro passo sprecavo un sacco di energie, ma poi ho capito che era meglio diminuire la velocità, staccarmi da loro, con quel tempo così piovoso era una scelta giusta, così ho fatto. Non m’inzuppavo d’acqua e bruciavo meno energie. Alla sera all’arrivo non ero così distrutto come le prime tappe.

Per la verità il viaggio a Nordkapp era in programma ancor prima della Coast-to- Coast, subito dopo la prima Paris-Brest-Paris del 2003.

Sembrava un viaggio troppo impegnativo o si faceva in solitaria con tempo illimitato o con qualche amico di sella e qualcuno al seguito. Trovare qualcuno disposto a star lontano da casa per più giorni non era facile. Poi non si può far tutto d’un botto, bisogna dosare le forze e gli impegni, non c’è solo la bicicletta c’è anche altro nella vita Se brucio tutte le tappe cosa mi resta da fare prima di arrivare a ottant’anni? Scherzo, magari mi fermerò un po prima, ma come ho già detto, per me la bicicletta è la miglior medicina contro tutti i mali.

Inoltre ultimamente mi sono accorto che la bicicletta per noi uomini é come la moglie, puoi farne a meno per un paio di giorni, non di più. La differenza é che la bicicletta non dice mai di no è sempre pronta e disponibile. Mi sa che a lungo andare sarò io un giorno a dover dire:

“oggi non ho voglia, ho mal di testa facciamo domani?”

Come ho detto, erano anni che sognavo questo viaggio ne ho sempre parlato con Mimmo poi un giorno con noi in sella c’era anche Vittorio e nel sentire il nostro discorso da subito si è detto pronto a partire con noi. Ora bisognava trovare chi ci avrebbe accompagnato.

Dopo sei mesi di preparazione finalmente il due giugno si parte. Sì, sei mesi perché la data di partenza era stata fissata il giorno del nostro pranzo sociale nel novembre 2011. Quel giorno Mimmo ha chiesto a mio fratello Armando se era disposto a fare da guida sul camper come supporto per il pranzo e la cena, trovare il campeggio per il dormire in modo che noi avremmo avuto 56tutto il giorno a disposizione per pedalare. Così in due settimane saremmo arrivati in sella a Nordkapp.

Oltre ad Armando sul camper c’è anche Luca il figlio di Mimmo, entrambi preziosissimi per il loro impegno: non ci hanno fatto mancare nulla e, prima che mi dimentichi, ringrazio la nostra crew.

Anche questa volta sono riuscito a convincere mia moglie Marisa a raggiungermi. Lei e Monica, moglie di Mimmo, arriveranno in aereo a Narvik mercoledì 13 giugno quando mancheranno circa 750 km che sicuramente saranno i più facili.

 

Le tappe

 

Se volete il racconto delle tappe inviate una e-mail a: cecilio@tipografiatesta.it sarò felice di inviarvele.

 

potete visionare filamati e cronache di quasta "impresa" anche sulla nostra pagina

     

 

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